Informazioni aggiuntive
Semina | Febbraio, Marzo |
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Fioritura/Raccolta | Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto |
Famiglia: Labiatae – Specie: Rosmarinus officinalis
Il rosmarino è la pianta aromatica per eccellenza, utilizzata per insaporire carni, arrosti, pesce, nella preparazione di sughi e in moltissime altre ricette.
Rosmarinus officinalis è una specie originaria dell’area mediterranea, dove cresce spontaneamente, soprattutto nelle aree litoranee, lungo le coste e nelle aree sassose dell’entroterra. Oggi è presente anche nella pianura padana e nelle aree vicino ai laghi prealpini.
Il suo nome deriva dalle parole latine ros (rugiada) e maris (del mare).
Il rosmarino è una pianta arbustiva legnosa, perenne, sempreverde, che può svilupparsi fino a tre metri di altezza se coltivata nelle condizioni climatiche favorevoli. Predilige posizioni esposte al sole, luminose e calde, con clima mediterraneo. Mal sopporta temperature rigide. Resiste anche in condizioni di siccità, non richiedendo irrigazioni frequenti. La pianta assume portamento cespuglioso, anche se esistono varietà a portamento prostrato, che si sviluppano rasenti al terreno (var. prostratus).
Il rosmarino ha numerose foglie piccole, aghiformi, coriacee: di colore verde scuro la pagina superiore e grigia quella inferiore. Sono molto ricche di ghiandole produttrici di olii essenziali, che conferiscono a questa specie il tipico aroma.
Durante il periodo primaverile, e per tutta l’estate, sbocciano i fiorellini, di colore viola, situati all’ascella delle foglie riuniti in grappoli.
Il rosmarino è una specie facile da coltivare, se posta nelle condizioni climatiche giuste. Può essere coltivato in vaso, ma meglio in piena terra, considerato l’apparato radicale profondo, a costituire cespugli isolati o bordure. E’ una pianta che richiede poche cure e vive bene anche in terreni poveri e aridi. Mal sopporta le basse temperature (inferiori ai 10°C), i venti freddi e i ristagni idrici; bagnatelo poco! Coltivatelo su terreni ben drenati, in una posizione riparata ed esposta al sole. Su terreni calcarei è molto più profumato.
D’estate può essere effettuata la semina a dimora, ma è consigliabile acquistare piantine pronte. Si possono fare le talee utilizzando giovani germogli presi nella parte bassa della pianta madre e interrandoli per 2/3 in un terriccio sabbioso. A fine estate si trapiantano a dimora. Le piantine acquistate si possono trapiantare subito dopo l’acquisto.
Il rosmarino necessita di poco concime. E’ sufficiente un trattamento in primavera con Bayfolan Multi Orti e Giardini (30 g/mq). In alternativa si può utilizzare Bayfolan Universale NF, concime a cessione immediata, alle medesime dosi. Richiede solo qualche annaffiatura di soccorso.
La tradizione vuole che il rosmarino debba essere sempre piantato al fianco di una pianta di salvia se si vuole che cresca bene. Per avere delle piante con aspetto cespuglioso, in primavera occorre cimare i getti principali.
La raccolta si effettua durante tutto l’anno, tagliando dei rametti secondo le necessità. Le foglioline possono essere essiccate e conservate in un vasetto chiuso per non perdere l’aroma.
Molto note sono le sue qualità stimolanti, toniche, digestive, diuretiche, antisettiche, balsamiche, epatoprotettive. Si impiega anche in caso di depressione, disturbi epatici, emicrania e contro il colesterolo alto.
Il rosmarino ha proprietà aromatizzanti e in cucina le sue foglioline sono molto usate sulle carni e sulle verdure. Utilizzate le foglie di rosmarino fresche, appena colte, in modo da sfruttare al meglio le sue proprietà aromatiche. In alternativa è anche possibile conservarle secche in un barattolino chiuso o immerse in olio da usare per aromatizzare cibi e pietanze.
Pur essendo una specie molto rustica, il rosmarino può essere colpito da malattie fungine quali oidio(trattare con Folicur SE),ruggine e Alternaria (trattare con Cupravit Blu 35WG), e da parassiti quali acari(trattare con Borneo), afidi (trattare con Movento, Neemazal T/S o Piretro ActiGreen). Intervenite solo se necessario, con i prodotti opportuni, osservando i tempi di carenza prima di consumare o utilizzare in cucina parti di pianta trattate.
Gli antichi Greci e i Romani coltivavano il rosmarino come simbolo d’immortalità dell’anima, e i suoi rametti venivano posti tra le mani dei defunti e bruciati durante i riti funebri, come noi facciamo oggi con l’incenso. A tale proposito, Orazio scriveva: “Se vuoi guadagnarti la stima dei morti, porta loro corone di rosmarino e di mirto”. Più recentemente, nel medioevo, veniva usato per scacciare gli spiriti maligni.
Semina | Febbraio, Marzo |
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Fioritura/Raccolta | Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto |
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