Tutti i consigli per un frutteto produttivo

Ecco come prenderti cura del frutteto attraverso preziosi suggerimenti: dalla protezione degli alberi da frutto, alle tecniche di messa a dimora e innesto, a quando eseguire la potatura e molto altro.

Diverse sono le piante da frutta che si possono coltivare in contenitori, dal melo al melograno. Create il vostro frutteto in vaso scegliendo alcune delle seguenti piante.

Diverse sono le piante da frutta che si possono coltivare in contenitori, dal melo al melograno. Create il vostro frutteto in vaso scegliendo alcune delle seguenti piante.

Melo

E’ un albero con sviluppo a colonna che cresce fino a 2,5-3 m in altezza e 1,5 m di larghezza. Questi alberi a sviluppo normale sono indicati per la crescita in vaso tanto quanto i meli nani. L’impollinazione viene fatta dalle api e si consiglia di piantare più di una varietà per avere una buona impollinazione: ad esempio, la varietà Northpole (simile alla McIntosh), la Golden Sentinel (simile alla Golden Delicious) o la Scarlet Sentinel (di colore giallo-verde, lievemente arrossata). Anche i classici portinnesti nani di melo possono crescere in contenitore; al sud si consiglia di piantare varietà a bassa esigenza di freddo.

Fico

La crescita delle radici in condizioni ristrette porta ad uno sviluppo piu’ contenuto di queste piante. Inizialmente la pianta va contenuta ad un’altezza di 3,5-4,5 m, in seguito le potature invernali che si fanno ogni anno devono avere l’obbiettivo di aumentare il numero di rami. Le varietà più indicate per la coltivazione in contenitore sono: Brown Turkey, Preston Prolific, Black Genoa e White Genoa.

Vite

Per viti cresciute in contenitore possono essere usati i supporti delle piante ornamentali rampicanti. Una vite cresciuta in vaso può diventare troppo pesante nella chioma; in questo caso sarà necessario ancorarla con blocchi di cemento o con strutture di supporto. Scegliere preferibilmente varietà che producono grappoli vicino al tronco, come Interlaken o Canadice (varietà senza semi), Seyval (varietà con semi), Early Muscat, Swenson Red (molto resistente) o Sweet Lace (selezionata per coltivazione in patio).

Nettarina

Le nettarine nane producono frutti dolci e succosi, di dimensioni normali, su piante auto-impollinanti, alte da 1,25 a 1,85 m. La fioritura primaverile è ammirevole. Tenere in considerazione che, per produrre, necessita di un determinato periodo di freddo. Tra le varietà nane ci sono: Nectarina, Necta Zee e Nectar Babe, Leprechaun e Garden Delight.

Pesco

I peschi allevati a colonna, o a pilastro, si sviluppano raggiungendo una larghezza di 1,5 m circa. Se le piante si espandono troppo, potare i rami a inizio primavera. I peschi sono autoimpollinanti, ma richiedono un determinato periodo di freddo per produrre frutti. Si consiglia di provare le varietà Crimson Rocket, Summer Fest o Sweet-N-Up.

Ananas Guava

Anche conosciuto come Feijoa, l’ananas Guava è una bellissima pianta ornamentale che produce frutti con sapore di menta guava e ananas. I vistosi fiori, grandi 2,5 cm, hanno petali bianchi, carnosi e commestibili, attorno a stami scarlatti. Eseguire la potatura a fine inverno/inizio primavera per dare forma alla pianta. Per fruttificare, la Feijoa necessita almeno 100-200 ore di freddo, al di sotto dei 7°C. I frutti continuano la maturazione anche dopo la raccolta. Alcune varietà richiedono l’impollinazione incrociata; informarsi al momento dell’acquisto.

Melograno

I frutti deliziosi, i fiori di colore rosso brillante che sbocciano in primavera e i germogli color bronzo, rendono il melograno una bellissima pianta ornamentale. Consigliamo di provare la varietà nana Red Silk, che cresce fino a 1.85 m e produce frutti di dimensioni normali, con il sapore di granatina. Raccogliere i frutti a maturazione, prima che la buccia si spacchi. In seguito alla raccolta continueranno a maturare diventando ancora più dolci.

Carambola (o Star Fruit)

Tutte le varietà di Carambola sono adatte alla coltivazione in vaso. Lo spazio ridotto a disposizione dell’apparato radicale, determina una riduzione della crescita in altezza della pianta; è tuttavia consigliabile eseguire una potatura in tardo inverno/inizio primavera per contenere lo sviluppo della pianta. Proteggere questa specie tropicale durante i periodi di gelo. Tra le varietà coltivabili: Arkin, Fwang Tung, Kari e Sri Kembangan.

Sugli apici dei germogli e sotto le foglie più tenere del vostro ciliegio sono comparsi piccoli insetti simili a pidocchi, riuniti in colonie numerose, poco mobili e spesso trasportati da formiche: sono gli afidi!

Su ciliegio, in modo particolare, è diffuso l’afide nero, Myzus cerasi.

Gli afidi sono insetti “succhiatori”, che si nutrono succhiando la linfa dalla pianta indebolendola e portandola ad un rapido deperimento; provocano rallentamenti della crescita e deformazione dei germogli e del lembo fogliare.

Questi insetti, inoltre, emettono una sostanza zuccherina e appiccicosa (la “melata”), con cui imbrattatano la vegetazione e sulla quale si sviluppa uno strato sottile nerastro di funghi (le “fumaggini”).

Gli afidi, infine, sono efficienti vettori di virus, responsabili di malattie in grado di portare a perdite di produzione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

Per proteggere il vostro ciliegio dagli afidi, trattate in  post fioritura,  alla comparsa dei parassiti con Confidor 200 SL (5 ml/10 litri), prodotto efficace anche su larve minatrici. In agricoltura biologica: intervenite con Neemazal T/S (20-30 ml/10 litri) oppure con Piretro ActiGreen (14-16 ml/10 litri) ripetendo il trattamento ogni 7 giorni.

La psilla del pero (Cacopsylla pyri) è uno degli insetti più dannosi per il pero.

Gli insetti adulti sono di piccole dimensioni (2-3mm), di colore giallo o bruno verdastro con ali trasparenti disposte a tetto sul corpo;

colonizzano germogli e producono abbondante “melata”, una sostanza zuccherina appiccicosa che imbratta la vegetazione e sulla quale si sviluppa uno strato nerastro di funghi chiamati “fumaggini”.

La psilla depone le uova, di colore arancio, sui rami e sulla pagina inferiore delle foglie.

I danni sono determinati dalle punture di nutrizione, con cui la psilla provoca deformazioni ed arresti di crescita della nuova vegetazione.

La psilla, inoltre è vettore del fitoplasma che causa la grave malattia chiamata “moria del pero”, che porta la pianta a deperimento.

Per difendere i peri dalla psilla, trattate con  Oliocin (150 ml/10 litri) + Decis Jet (5-8 ml/10 litri). In agricoltura biologica: somministrate, prima della comparsa di melata, Piretro ActiGreen (14-16 ml/10 litri) oppure Neemazal T/S (20-30 ml/10 litri), ripetendo il trattamento dopo 7 giorni.

La preparazione del terreno d’impianto è molto importante. Il primo passo è lo scavo della buca

La preparazione del terreno d’impianto è molto importante. Il primo passo è lo scavo della buca, larga almeno tre volte il contenitore della pianta acquistata e profonda quanto l’apparato radicale. Scavate una buca larga circa 70-80 cm di diametro e profonda circa 60 cm. Rigirate delicatamente la terra attorno alla buca per rendere più morbido il suolo, cercando di evitare il cedimento dei bordi.

Mettere a dimora un albero da frutta in vaso

Coprite il suolo in prossimità della buca con uno strato di pacciame per prevenire lo sviluppo di erbe infestanti, quindi letame o altro concime. Per ottenere buoni risultati, aggiungete uno strato di compost di buona qualità, formando un mucchio che accoglierà l’apparato radicale dell’albero o pianta. Rimovete la pianta dal vaso e appoggiatela sul mucchio di terra, prestando attenzione a non rompere o danneggiare le radici, e a non rompere il pane di terra che le contiene.

Il terreno nella buca non deve essere troppo compattato, deve essere sciolto e umido, ma non troppo inzuppato; bagnare il suolo alla base delle radici è molto importante poiché influisce sullo sviluppo della pianta.Infine, riempite la buca con terriccio, prestando attenzione a non sotterrare il punto d’innesto della pianta. E’ meglio eseguire queste operazioni in due; mentre uno tiene in piedi la pianta, l’altro riempie la buca con la terra. Fissate un palo nel terreno; sarà utile a sostenere la pianta, che legherete al palo stesso con un laccio di fibra di cocco o sintetico.

Mettere a dimora un albero da frutta a radice nuda

Il procedimento è molto simile al precedente, con l’accortezza di tenere le radici ben umide prima della messa a dimora. La buca deve essere preparata almeno un mese prima della messa a dimora, e deve essere sufficientemente larga. Alla base della buca disponete pacciame e concime, quindi interrate l’intero apparato radicale, dipanando le radici. Prestate attenzione a non rompere le radici e lasciate quelle più esterne libere di crescere. Coprite la buca con terriccio, prestando attenzione a non interrare il punto d’innesto.

Gli alberi da frutto piantati in giardino possono dare un’eccellente rendita, che copre l’investimento fatto. Un melo semi-nano, con una vita produttiva media di 15-20 anni, può produrre più di 500 mele a stagione. Se calcolate i costi necessari alla coltivazione di un melo, in 10 anni, un frutto vi costerà un solo centesimo.

Gli alberi da frutto piantati in giardino possono dare un’eccellente rendita, che copre l’investimento fatto. Un melo semi-nano, con una vita produttiva media di 15-20 anni, può produrre più di 500 mele a stagione. Se calcolate i costi necessari alla coltivazione di un melo, in 10 anni, un frutto vi costerà un solo centesimo.

Piantate varietà di piante da frutto con diversi periodi di maturazione; in questo modo avrete frutta fresca per tutto l’anno. Per sapere quale varietà di albero da frutto è la migliore per il vostro giardino, consultate i vivaisti locali, che sapranno consigliarvi i tipi e le varietà più adatti alla vostra zona.

Prima di mettere in terra una pianta, consideratene i seguenti caratteri principali.

 

Dimensioni della pianta

La maggior parte delle piante da frutta è disponibile in tre forme: nana, semi-nana e standard. Bisogna considerare che i portinnesti utilizzati per piante semi-nane, non controllano le dimensioni della pianta, ma contribuiscono di più all’adattamento della pianta al terreno e al clima (soprattutto al freddo invernale), alla resistenza a patogeni e malattie o all’età di produzione. Le dimensioni indicate sotto si riferiscono alla pianta non sottoposta a potatura. E’ meglio potare le piante dando loro una forma e delle dimensioni che vi permettano di raggiungere facilmente i rami durante le operazioni di raccolta, potatura e per eseguire i trattamenti da terra o con l’aiuto di uno sgabello o una piccola scala.

Piante nane: sono alberi di dimensioni ridotte (alte 2-3 metri) adatte a spazi del diametro di circa 2.5 m. Piante piccole sono più facili da potare, trattare, e raccogliere. I frutti prodotti hanno dimensioni normali. La produzione inizia al 3°-5° anno di età della pianta. La vita della pianta è generalmente più breve.

Piante semi-nane: sono piante di medie dimensioni (alte 3-5 metri), che richiedono spazi del diametro di 4.5 metri. L’esecuzione di una potatura annuale è necessaria per mantenere la giusta forma e altezza della pianta. Queste piante producono centinaia di frutti ogni anno, e iniziano a produrre al 3°-5° anno di età.

Standard: piante da frutto standard crescono fino a 7.5-9 metri e richiedono uno spazio di diametro variabile da 4.5 a 9 m, in base al tipo di pianta. Le operazioni di potatura, i trattamenti e la raccolta, con alberi di queste dimensioni, sono più difficoltose. La produzione di frutta inizia dopo il 3°-5° anno di età; queste piante vivono a lungo, a sufficienza per permettere ai vostri nipoti di mangiarne i frutti.

Piante a innesto multiplo: sono piante sul cui tronco sono state innestate più di una varietà; l’ideale per spazi ridotti. I diversi frutti maturano in tempi diversi, offrendo un buon raccolto in sequenza per il consumo fresco.

Nel scegliere le dimensioni della pianta, considerate il tipo di lavoro che dovrete fare per il suo mantenimento. Con piante più piccole dovrete abbassarvi sotto i rami per falciare o pacciamare.

Una potatura eseguita nel modo più appropriato garantirà la produzione di frutta di buona qualità e calibro. La potatura è necessaria anche per controllare le dimensioni della pianta e adattarla al paesaggio, ottenendo, ad esempio, siepi di fruttiferi.

Ad ogni modo, ogni varietà richiede un tipo particolare di potatura per fruttificare: informatevi a proposito. La cosa più importante è ricordarsi di non lasciar sviluppare la pianta fino a raggiungere dimensioni troppo elevate; utilizzate la potatura per tenerla sotto controllo.

 

Posizione della pianta

Sole: le piante da frutto richiedono pieno sole e riparo dal vento. Senza protezione dal vento, le piante crescono lentamente e richiedono più acqua.

Suolo: prima di mettere in terra una pianta, verificate le caratteristiche del terreno e quelle richieste dalla pianta. Gli agrumi preferiscono terreni leggermente acidi; i peri preferiscono suoli limosi o argillosi, a pH neutro. Il terreno deve essere dotato di un buon drenaggio, ad eccezione dei susini, che prediligono suoli umidi.

Luogo: evitate di piantare alberi da frutta alla base di una collina o in una conca dove si accumula aria fredda: a inizio primavera, le gelate tardive danneggiano la fioritura di piante che si trovano in queste posizioni.

Vicinanza: posizionate le piante in prossimità di una sorgente d’acqua. Piantate a una distanza da casa tale che i trattamenti non creino problemi. I frutti maturi attraggono gli animali selvatici, inclusi gli uccelli, che li fanno cadere. I ciliegi, in prossimità di un patio, avranno un effetto ornamentale. I frutti caduti a terra attraggono le vespe, con i problemi che ne conseguono.

Impollinazione: alcune piante da frutto sono auto-impollinanti; altre richiedono specifici agenti impollinanti per poter fruttificare. Anche le piante auto-impollinanti fruttificano di più se sottoposte a impollinazione incrociata. Generalmente, il modo migliore per ottenere una buona produzione è piantare due o più varietà della stessa specie, che abbiano però lo stesso periodo di fioritura (informatevi, a proposito, presso un vivaista specializzato): un susino a fioritura precoce non potrà mai avere impollinazione incrociata con un susino a fioritura tardiva. Capita che alcuni meli selvatici ornamentali impollinino un melo da frutto.

Crescere un albero da frutta nel proprio cortile non deve portare a sacrificare spazi destinati a un patio o al gioco. Molti alberi da frutta nani richiedono spazi limitati a 2,5 m di diametro.

Crescere un albero da frutta nel proprio cortile non deve portare a sacrificare spazi destinati a un patio o al gioco. Molti alberi da frutta nani richiedono spazi limitati a 2,5 m di diametro – alcuni si sviluppano anche meno, e possono stare in un vaso sul patio.

Questi i vantaggi degli alberi da frutta nani:

  • producono frutti di dimensioni standard pur essendo piante di dimensioni ridotte;
  • maggior facilità di raccolta e difesa da patogeni rispetto alle piante a dimensioni standard;
  • spesso danno produzioni maggiori;
  • aspetto ornamentale dovuto a fiori, frutti maturi, colori autunnali;
  • iniziano a produrre da 1 a 3 anni prima rispetto alle piante standard.

Creare un albero nano

Le piante nane sono il risultato di innesti – l’unione di due (o più) piante per creare una combinazione vivente e fruttuosa. L’innesto non crea un organismo geneticamente modificato; è semplicemente una tecnica colturale.

Portinnesto: è la parte basale della pianta – l’apparato radicale. I portinnesti influiscono sulla crescita della pianta e vengono scelti per alcune caratteristiche quali la resistenza al freddo, la tolleranza alla siccità, la suscettibilità a malattie e l’adattabilità ai suoli.

Alcuni portinnesti sono indicati per determinate varietà ma non per altre. Il melo cotogno, ad esempio, va bene come portainnesto di peri nani, ma non per le pere Bartlett. Il controllo dello sviluppo varia in funzione dei frutti.

Quando acquistate una pianta nana, il vivaista sarà in grado di consigliarvi il portinnesto più indicato per le particolari condizioni di coltura in cui lo pianterete.

Marza: è la parte superiore e visibile della pianta – la parte responsabile del tipo e qualità di frutto. La marza, o parte a frutto, è innestata sul portinnesto.

Innesto triplo (“interstem”): è la porzione di legno innestata tra il portinnesto e la marza. E’ la parte nanizzante, con la funzione di ridurre le dimensioni della pianta.

Tipi di alberi nani

Esistono tre tipi di piante nane: ottenute da nanismo genetico, ottenute per triplo innesto e piante in miniatura. Ognuna presenta vantaggi o svantaggi. Le loro caratteristiche sono le seguenti:

Piante geneticamente nane

  • spesso vendute come piante in miniatura;
  • non necessitano sostegni;
  • sono portinnesti standard sui quali vengono innestate marze provenienti da piante che posseggono un gene che le rende nane;
  • sono l’ideale per la coltura in contenitore;
  • ogni 3-4 anni ridurre l’apparato radicale;
  • le piante in miniatura più comuni sono: mandorlo, melo, albicocco, ciliegio, nettarina, pesco.

Piante nane ottenute da triplo innesto

  • non necessitano sostegni;
  • non richiedono molte cure;
  • sono più costose, perchè sono il risultato di un triplo innesto, eseguito a distanza di un anno, quindi richiedono più tempo prima di essere vendute;
  • prestare attenzione a quale profondità interrarle;
  • le più comuni sono: mele e pere.

Piante in miniatura

  • di solito necessitano sostegni;
  • non tollerano la competizione di erbe infestanti e richiedono una certa cura;
  • richiedono lo sfoltimento dei frutti per evitare che troppo peso gravi sui rami;
  • l’altezza raggiunta dipende dal tipo di pianta;
  • i più comuni sono: melo, albicocco, ciliegio, limone, fico, nettarina, olivo, pesco, susino, melo cotogno.

Suggerimenti per l’acquisto di un albero nano

Tenete in mente i seguenti suggerimenti prima di acquistare un albero da frutta nano:

  • nelle regioni fresche, se vorrete coltivare la pianta in contenitore, scegliete una varietà resistente a fasce climatiche più fredde rispetto alla vostra;
  • considerate l’utilizzo che vorrete farne. Le piante nane producono frutta sufficiente all’utilizzo fresco; il quantitativo prodotto non sarà sufficiente anche da conservare o surgelare.

Ordinare una pianta nana

E’ possibile richiedere al vivaista una specifica varietà di pianta da frutto nana innestata, soprattutto nel caso del melo. Il vivaista sceglierà il portinnesto più adatto alle condizioni in cui verrà piantata prima di procedure all’innesto.

Una pianta da frutto richiede un terreno profondo e fertile; non dovrebbe esserci, inoltre, acqua stagnante

Una pianta da frutta richiede un terreno profondo e fertile; non dovrebbe esserci, inoltre, acqua stagnante. Di solito, le radici non superano profondità di 60 cm; è a questo livello che bisogna curare la qualità del suolo per una buona crescita della pianta.

La maggior parte dei tipi di terreno va bene per la coltura di alberi da frutta. Ad ogni modo, eseguendo i giusti trattamenti, si può migliorare le condizioni del terreno e rendere una pianta più florida.

Tipi di terreno:

Le caratteristiche del terreno cambiano molto in funzione delle dimensioni delle particelle di cui è composto.

Le caratteristiche del terreno cambiano molto in funzione delle dimensioni delle particelle di cui è composto.

Esistono tre principali tipi di terreno:

    • Lievemente argillosi
    • Mediamente argillosi
    • Pesantemente argillosi

Il tipo di terreno è caratterizzato dalla percentuale di particelle presenti; alcuni tipi di terreno derivano da un misto tra questi tre tipi.

La percentuale di particelle predominanti identifica il tipo di terreno e le sue caratteristiche.

E’ importante conoscere il tipo di terreno e le sue caratteristiche prima di iniziare a coltivarlo.

Conoscere i tipi di terreno:

    • Terreni leggeri, sabbiosi o ghiaiosi: i terreni ricchi di sabbia o ghiaia assorbono e rilasciano acqua con facilità. D’altro canto, questo elevato potere drenante determina una perdita di nutrienti, e lo rende povero. Peschi e albicocchi possono crescere in questi tipi di terreno.
    • Terreni a medio impasto: sono ricchi in humus, che è costituito da materiale organico, di origine animale o vegetale, decomposto, essenziale per la fertilità di un terreno; i terreni a medio impasto sono incredibilmente fertili e facili da lavorare. Sono adatti per la coltivazione di ogni tipo di pianta, ricchi in elementi nutritivi e assorbono acqua con facilità.
    • Terreni duri, pesanti e argillosi: sono composti prevalentemente da particelle molto piccole, 1000 volte più piccole rispetto a quelle che compongono la sabbia. Queste particelle si compattano facilmente e, in climi caldi, il suolo si asciuga molto, diventa duro e forma facilmente crepe. Quando piove, diventa melmoso e impiega molto tempo ad asciugarsi. Le radici e l’aria fanno fatica a penetrare attraverso questo tipo di suolo e, a meno che non venga lavorato, non è adatto alla coltivazione di piante da frutta.  

 

Come migliorare il terreno

A prescindere da quale sia il tipo di terreno, è possibile modificarne la struttura e migliorarne la composizione al fine di renderlo più adatto a una determinata coltura.

Sia per quanto riguarda i terreni leggeri sabbiosi, sia per quanto riguarda quelli pesanti argillosi, è utile aggiungere ogni anno materiale organico come compost o letame, misto a terriccio e torba, in modo da migliorare la struttura e il contenuto in elementi nutritivi.

L’aggiunta di materiale organico, aiuta a compattare i terreni sabbiosi, migliorandone la capacità di trattenere acqua e nutrienti. Invece, l’aggiunta di materiale organico a terreni argillosi, aiuta a scioglierne la struttura e a migliorarne la capacità di drenaggio.

Il periodo migliore per eseguire queste lavorazioni è tra fine inverno e inizio primavera nel caso di terreni sabbiosi, tra l’autunno e l’inverno, invece, nel caso di terreni argillosi.

Identificare i tipi di terreno.

  • Suoli sabbiosi: risultano ghiaiosi al tatto, sono difficili da compattare a formare degli agglomerati, non prendono forma.
  • Terreni a medio impasto: sono morbidi e prendono una forma, ma tendono ad asciugarsi e a perdere la forma.
  • Terreni compatti, pesanti, argillosi: assumono facilmente una forma e possono essere compattati a formare un agglomerato; assorbono molta acqua, e possono essere strizzati quasi come una spugna.

La potatura è molto di più che un semplice metodo per migliorare la crescita di una pianta; è un’arte.

Potare e allevare gli alberi da frutta

La potatura è molto di più che un semplice metodo per migliorare la crescita di una pianta; è un’arte. Eseguitela nel modo corretto fin dall’inizio, e sarete ricompensati con un eccellente raccolto di frutta negli anni successivi. La cosa più importante è riuscire a mantenere un equilibrio tra la crescita vegetativa e la produzione. La potatura permette di indirizzare i nutrienti alla produzione di frutta.

E’ molto importante, nei primi anni di crescita di una pianta, potarla e darle una forma d’allevamento in modo da regolarne lo sviluppo, rimuovendo ogni parte malata o morta e spingendola a produrre gemme a fiore. Diverse varietà richiedono differenti tipi di potatura. Alberi quali meli e ciliegi sono più delicati, richiedono potature stagionali che li mantengano produttivi negli anni successivi.

E’ difficile stabilire quali rami potare, poiché alcuni iniziano a produrre più tardi rispetto ad altri. Vite e kiwi sono più facili da potare e richiedono tagli più vigorosi per produrre. Il tipo di albero da frutta non è l’unico elemento che definisce il metodo e la frequenza con cui eseguire la potatura; importante a tal fine è anche sapere la varietà, il tipo di terreno e la disponibilità di acqua.

Eseguire la potatura

La potatura è una pratica che permette di determinare le dimensioni di una pianta; influisce inoltre sulla sua longevità, sulla sua robustezza, abilità di fiorire e fruttificare. I rami di una pianta vengono tagliati in determinati periodi dell’anno. E’ importante conoscere le caratteristiche specifiche della pianta per ottenere buoni risultati; ogni specie richiede infatti un determinato tipo di potatura per fruttificare.

Di solito, vengono eliminati o raccorciati i rami in eccesso e vengono tagliati i succhioni, cioè quei germogli che nascono dal portinnesto. I rami più grossi sono difficili da tagliare. Poche settimane dopo la fioritura, in presenza di un’abbondante produzione di frutta, è importante diradare i frutti più deboli, piccoli o malformati.

E’ normale che si verifichi una cascola naturale (caduta dei frutti), nonostante questo, in caso di produzione molto abbondante, può essere necessario diradare ulteriormente i frutti lasciando, ad esempio nel caso del melo, un frutto ogni 8-10 cm. La potatura di un albero da frutta, in questo modo, consente di ottimizzare la produzione, soprattutto di migliorarne la qualità. In giardino, è importante raggiungere un equilibrio tra bellezza della pianta e qualità della frutta prodotta. La potatura deve essere eseguita durante il periodo di dormienza, in base al tipo e specie di albero.

Immaginate come potrà essere il vostro albero, prima di allevarlo e potarlo

Immaginate come vorreste che fosse il vostro albero, prima di allevarlo ed eseguire la potatura. Acquistare un alberello di 1-2 anni, già potato con una determinata forma e pronto da mettere a dimora, faciliterà molto il vostro compito.

Gli alberi da frutta sono sottoposti ad una potatura d’allevamento, con lo scopo principale di dare una forma alla pianta. Dare alla pianta una struttura, con un robusto fusto principale, nei primi anni di sviluppo, è molto importante. Il primo anno, il fusto principale è potato tra i 40 cm e 1,5 m, lunghezza che determinerà la forma definitiva della pianta.

Principali forme d’allevamento

Sia che abbiate un piccolo frutteto nel vostro giardino, sia che abbiate un’intera coltivazione di alberi da frutta, le forme d’allevamento possibili sono essenzialmente tre: espansa, a vaso o a piramide.

Piante dotate di chioma espansa, come la palma, crescono sviluppando la chioma in senso orizzontale e necessitano di un supporto nei primi anni di sviluppo. Molti alberi da frutta assumono naturalmente questa forma d’allevamento; i meli, i peri, i susini e i cachi. Gli alberelli, alti non più di 30 cm, devono essere messi a dimora a fine inverno. La primavera successiva, verranno scelte tre branche vigorose, che andranno a costituire la struttura della pianta. Due delle branche principali saranno fissate a fili orizzontali, che indirizzeranno la crescita della pianta verso la struttura definita. Man mano che la pianta cresce, ogni 50 cm, saranno necessari nuovi supporti per ottenere la struttura scelta. Nel giro di 5-6 anni, la pianta assume la forma voluta, caratterizzata da un fusto robusto principale dal quale partono branche secondarie orizzontali.

Forma d’allevamento a vaso.

Gli alberi allevati a vaso sono stretti alla base e più espansi in cima, è una forma d’allevamento molto naturale. La modalità d’allevamento, all’inizio, è la stessa descritta sopra, solo che vengono selezionate 3-5 branche vigorose principali. Utilizzate fili e pali di supporto per ottenere una forma a cono capovolto con le branche.

Questa forma di allevamento è adatta a molte varietà di melo, fico e susino. E’ facile da ottenere e mantenere. E’ necessario, come prima cosa, stabilire la lunghezza della struttura, che può variare da 30 cm a 1 m, compresi i rami più esterni. La forma viene creata dopo la messa a dimora della pianta.

Forma d’allevamento a piramide.

La forma d’allevamento a piramide viene ottenuta con un minimo di potatura. Questa forma è adatta ad alcune varietà di meli, peri e peschi. E’ ottenuta inizialmente quando la pianta è in vaso; i rami vengono lasciati crescere normalmente, eliminando quelli che crescono all’interno ed aumentando la luce che filtra all’interno della chioma.

In alcuni casi, per evitare di utilizzare una struttura di supporto, le piante vengono allevate vicine tra di loro in modo tale da creare una sorta di supporto naturale

L’innesto è una tecnica che consiste nell’unire tra loro i tessuti di due piante.

Cos’è un innesto?

L’innesto è una tecnica che consiste nell’unire tra loro i tessuti di due piante. Una pianta, chiamata “portinnesto”, viene selezionata per le caratteristiche del suo apparato radicale; l’altra viene scelta per le caratteristiche di foglie, fiori o frutti, e viene chiamata “marza”.

L’innesto presenta numerosi vantaggi:

  • alcune varietà sono più robuste e resistenti a malattie, altre producono frutti di qualità migliore; unendo le due piante, si ottiene una pianta unica, migliore per robustezza e produzione;
  • le piante innestate entrano in produzione più in fretta rispetto a quelle cresciute da seme o talea.

Esistono diversi tipi di innesto:

Innesto a gemma, o a occhio

Consiste nel prelevare una gemma o “occhio” da una pianta florida. Questo verrà poi inserito su un robusto portinnesto. Effettuate un’incisione a T sul portinnesto, rialzate leggermente i lembi della corteccia e inserite nell’incisione la gemma. Legate l’innesto con un laccio di rafia e un nastro apposito per fissare bene il tutto. Una volta che l’innesto avrà attecchito, il nastro si scioglierà permettendo la crescita del nuovo germoglio.

Innesto a marza

Consiste nel prelevare una talea più grande, o più di una talea, ad esempio 2-3 talee, dotate ognuna di 2-3 gemme, da inserire nel portinnesto.

Esistono più metodi per ottenere un innesto con successo. Tagliate una porzione di ramo lunga pochi cm, il taglio deve essere fatto diagonalmente e dev’essere appuntito. Quindi fate un’incisione verticale a V sul portinnesto. Inserite le talee nel portinnesto, facendo coincidere bene i tessuti. Per far sì che siano bene a contatto col portinnesto, legatele strettamente con un nastro apposito per innesti.

È molto importante progettare con attenzione il proprio giardino. Bisogna considerare bene le caratteristiche di una pianta da frutto prima di sceglierla e piantarla in giardino.

E’ molto importante progettare con attenzione il proprio giardino. Bisogna considerare bene le caratteristiche di una pianta da frutto prima di sceglierla e piantarla nel giardino.

 

Il clima del vostro giardino

Quale clima caratterizza il vostro giardino? Una pianta prospera in determinate condizioni. Scegliete una varietà che ben si adatti alle condizioni climatiche del vostro giardino, per evitare che geli o secchi.

 

Quanto spazio avete a disposizione per coltivare una pianta da frutta?

Alcune varietà di piante da frutto possono crescere per decenni, aumentando considerevolmente di dimensioni. Alcune sono alte e sottili, altre sono più basse ed espanse.

Tenete in considerazione le dimensioni raggiunte a maturità dalla pianta scelta in relazione allo spazio disponibile nel vostro giardino: l’eventuale ombreggiamento di altre piante, eventuali danni provocati dalle radici, ecc.

Considerate anche il quantitativo di frutta che la pianta potrà produrre e l’effetto estetico della pianta stessa. Alcune piante da frutta sono incredibilmente belle e andrebbero scelte non solo per la frutta che producono, ma anche per i fiori: pensate, ad esempio, al melograno o all’albicocco.

 

Quanto tempo potete dedicare alla cura delle vostre piante?

Alcune piante da frutta richiedono un minimo di cura, mentre altre, come il melo o la vite, richiedono cure continue e costanti. Pensate a quanto tempo potrete dedicare al vostro giardino, soprattutto nel caso vogliate allevare varietà esigenti.

Considerate anche le caratteristiche della frutta che vorrete produrre, se vorrete puntare alla quantità o alla qualità prodotta. Le piante più giovani tendono a produrre tanta frutta, sono tuttavia più delicate e hanno bisogno di più cure. Le piante più vecchie sono più resistenti alle malattie e richiedono meno cure; producono meno frutta, ma molto più saporita.

 

Dove acquistare un albero da frutto?

Presso i centri giardinaggio, i vivaisti e, alle volte, anche nei supermercati. E’ sempre meglio rivolgersi a un vivaista specializzato se si vuole essere certi di acquistare una pianta allevata con cura ed essere consigliati da personale competente.

Ogni pianta deve essere contrassegnata da un cartellino che ne riporti le caratteristiche: varietà di appartenenza, provenienza e immagine del frutto prodotto. Assicuratevi che la pianta che state per acquistare sia sana e robusta.

Gli alberi da frutto sono venduti in contenitore, a radice nuda o con radici in zolla. Se avete acquistato una pianta in vaso, svasatela e controllate che le radici non siano raggomitolate sul fondo del vaso o ne fuoriescano, poiché avrà più difficoltà ad attecchire quando verrà messa a dimora.

Se scegliete una pianta a radice nuda, ricordatevi che, se vorrete ottenere un buon attecchimento, dovrete mettere in terra la pianta nel giro di 48 ore. Le piante a radice nuda, estratte dal vivaio, vengono vendute avvolte in un sacco o rete. Il vantaggio è che questo tipo di pianta si adatta più in fretta al nuovo terreno, una volta messa a dimora. Assicuratevi che le radici siano ben umide e non presentino traccia di muffa. In ogni caso provvedete a immergere le radici in un secchio pieno d’acqua per alcune ore prima dell’impianto.

 

Quando mettere in terra un albero da frutto?

Il periodo migliore per mettere a dimora un albero da frutto va da fine autunno a inizio primavera, quando le temperature sono più fresche. Chiedete consiglio ai vivaisti locali per sapere quale varietà sia la più adatta alle vostre condizioni climatiche.

Il periodo di potatura dipende dal tipo di pianta; la maggior parte delle potature deve essere eseguita durante i mesi di dormienza.

Di seguito riportiamo una guida veloce, suddivisa per mese, che indica il periodo di potatura delle principali piante da frutta:

  • Gennaio: melo, pero e kiwi.
  • Febbraio: melo, pero, kiwi, albicocco, susino e vite.
  • Marzo: pesco, vite e agrumi.
  • Aprile: potate i rami danneggiati dal freddo invernale.
  • Maggio: potate solo i rami esterni per mantenere la struttura della pianta.
  • Giugno: è necessario potare la maggior parte delle piante da frutto in questo periodo.
  • Luglio – Settembre: la potatura post raccolto serve a eliminare i rami secchi e le parti morte.
  • Ottobre: non viene eseguita potatura di nessun albero da frutto.
  • Novembre – Dicembre: melo, pero, albicocco e susino.

melo, pero e kiwi. melo, pero, kiwi, albicocco, susino e vite. pesco, vite e agrumi.: potate i rami danneggiati dal freddo invernale. potate solo i rami esterni per mantenere la struttura della pianta. è necessario potare la maggior parte delle piante da frutto in questo periodo.la potatura post raccolto serve a eliminare i rami secchi e le parti morte. non viene eseguita potatura di nessun albero da frutto.: melo, pero, albicocco e susino.

Come si riconoscono le gemme a frutto di una pianta?

Le piante da frutto producono due tipi di gemme:

    • gemme a fiore, da cui si formeranno i frutti;
    • gemme a legno, da cui si formeranno foglie, non fiori.

Alcuni rami sviluppano un misto dei due tipi sopra descritti; si tratta dei rami più produttivi.

E’ importante identificare il tipo di gemma, in modo da essere certi di lasciare sulla pianta un numero di gemme a fiore sufficiente a ottenere un buon raccolto.

E’ importante conoscere in quale posizione vengono prodotte le gemme sulla pianta; in base a questo, distinguiamo due categorie di piante:

    1. piante con gemme apicali;
    2. piante con gemme a sperone.

Come distinguere piante con gemme apicali o a sperone?

Le piante con gemme a sperone sono caratterizzate da piccole gemme a punta, lunghe 1-2 cm, che crescono su legno vecchio; il primo anno producono solo gemme a legno; dal secondo anno, crescono un paio di cm e continuano a crescere anche al terzo anno, quando si iniziano a formare gemme a fiore, conosciute come “speroni”. Le pomacee sviluppano speroni e producono frutti per più di dieci anni. Il numero di speroni prodotto è illimitato.

Le piante con gemme apicali producono gemme su ramoscelli giovani lunghi almeno 30 cm. Le gemme apicali producono frutti; il numero di frutti prodotti dipende dal numero di germogli prodotto l’anno precedente.

Coltivare piante da frutta e piccoli frutteti famigliari è più facile se si hanno a disposizione attrezzi di buona qualità. Alcuni attrezzi da giardinaggio svolgono più funzioni, altri invece servono esclusivamente per potare o raccogliere la frutta.

L’utilizzo di attrezzi adeguati rende il lavoro meno faticoso. I migliori attrezzi da giardinaggio sono costruiti per durare a lungo; sono inoltre più leggeri e maneggevoli, per facilitare e sveltire il lavoro. Ad esempio, una motosega di buona qualità riduce la fatica e il tempo impiegati nelle operazioni di taglio.

Elenco dei principali attrezzi da giardinaggio:

    1. Vanga:

E’ il più importante attrezzo da giardinaggio, utile per vangare e rigirare la terra, soprattutto in spazi ampi. Con una vanga di buona qualità è molto più facile lavorare il terreno. Gli attrezzi in acciaio inossidabile sono robusti e resistenti; i manici in legno, anche se più costosi, sono più comodi, soprattutto quando si usano per lungo tempo.

    1. Forbici da potare:

Una forbice per giardino è un attrezzo piccolo, comodo da usare e molto utile in giardino, ideale per potare e tagliare steli. Occorre investite in un buon paio di forbici dotate di impugnatura ergonomica e lame tenute sempre ben affiliate, per rendere la potatura meno faticosa.

    1. Cesoie:

Lame taglienti dotate di maniglie lunghe, sono l’ideale per rami difficilmente raggiungibili. Sono l’ideale per regolare la forma di alberi, tagliano con facilità rami medio-grandi.

    1. Sega da giardino:

Un seghetto a mano, da usare in giardino, è utile per recidere i rami più spessi. Sceglietene una di forma compatta per raggiungere più facilmente rami intricati o difficili da raggiungere.

    1. Cippatore o sminuzzatore:

I frutteti dovrebbero essere ripuliti di tutti i residui di potatura e foglie; la loro eliminazione, con un cippatore o uno sminuzzature, sarà molto più facile.

    1. Legatore:

Per sostenere un albero durante la crescita, legate i rami a un supporto.

    1. Nebulizzatori per trattamenti:

Le piante da frutta possono essere colpite da numerosi parassiti e dovrebbero essere protette con agrofarmaci adeguati. Una pompa o un nebulizzatore a motore è un attrezzo da giardino molto utile per svolgere un lavoro più veloce in frutteti più estesi. Le pompe hanno capienza variabile da 5 a 20 litri.

    1. Raccoglitori di frutta:

La raccolta di frutta dà molte soddisfazioni e un raccoglitore di frutta è un attrezzo utilissimo per raccogliere i frutti difficili da raggiungere, in cima agli alberi. Quest’attrezzo è costituito semplicemente da un sacchettino applicato con un accessorio in acciaio in cima ad un palo estendibile.

  1. Sistema d’irrigazione:

L’irrigazione è importante per mantenere gli alberi da frutta in salute. Un irrigatore automatico, comandato da una centralina elettronica, vi permetterà di bagnare il giardino anche quando sarete in vacanza. 

Quali attrezzi servono per il mio frutteto?

Prima di acquistare un attrezzo, considerate le vostre esigenze personali, così da fare la scelta migliore. Considerate la comodità d’utilizzo e scegliete attrezzi ergonomici adatti a voi. Controllate l’impugnatura e la comodità dell’attrezzo nelle vostre mani e, in caso di attrezzi più grandi, come ad esempio una vanga, consideratene il peso. Infine, considerate che, generalmente, migliore è la qualità dell’attrezzo, più a lungo durerà.

È molto importante pianificare con precisione la scelta delle piante per il proprio frutteto. Bisogna considerare le caratteristiche di ogni albero da frutta prima di metterla a dimora nel vostro giardino. Molti sono gli aspetti da considerare prima di decidere quale albero da frutta scegliere.

Condizioni climatiche del vostro frutteto

Quale clima ed esposizione caratterizzano il vostro giardino? Ogni albero fiorisce in condizioni climatiche diverse. Assicuratevi di aver scelto varietà adatte alle condizioni climatiche del vostro giardino, per evitare che gelino o secchino.

Quanto spazio avete a disposizione in giardino per coltivare alberi da frutta?

Alcune varietà possono crescere per decenni e aumentare considerevolmente di taglia. Alcune sono alte e sottili, altre sono più basse ed espanse. Tenete in considerazione le dimensioni raggiunte a maturità dalla pianta scelta in funzione dello spazio disponibile nel vostro giardino, l’eventuale ombreggiamento di altre piante, eventuali danni provocati dalle radici. Considerate anche la quantità di frutta che la pianta potrà produrre e l’effetto estetico della pianta stessa. Alcune piante da frutta sono incredibilmente belle, e andrebbero scelte non solo per la frutta che producono, ma anche per i fiori: pensate, ad esempio, al melograno o all’albicocco.

Quanto tempo potete dedicare alla cura delle vostre piante?

Alcuni alberi da frutta richiedono un minimo di cura, mentre altri, come il melo o la vite, richiedono cure continue e costanti. Pensate a quanto tempo potrete dedicare al vostro giardino, soprattutto nel caso vogliate allevare varietà esigenti. Considerate anche le caratteristiche della frutta che volete produrre, se vorrete puntare alla quantità o alla qualità prodotta. Le piante più giovani tendono a produrre tanta frutta, sono tuttavia più delicate e hanno bisogno di più cure per l’allevamento. Le piante più vecchie sono più resistenti alle malattie e richiedono meno cure; producono meno frutta, ma molto più saporita.

Dove acquistare un albero da frutta?

Presso i centri giardinaggio, i vivaisti o anche nei supermercati.  E’ sempre meglio rivolgersi a un vivaista specializzato se si vuole essere certi di acquistare una pianta allevata con cura ed essere consigliati da personale competente. Ogni pianta deve essere contrassegnata da un cartellino che ne riporti le caratteristiche: varietà di appartenenza, provenienza e immagine del frutto prodotto. Assicuratevi che la pianta che state per acquistare sia sana e robusta. Le piante da frutta sono vendute in contenitore, a radice nuda o con radici in zolla. Se avete acquistato una pianta in vaso, svasatela e controllate che le radici non siano raggomitolate sul fondo del vaso o ne fuoriescano, poiché avrà più difficoltà ad attecchire quando sarà messa a dimora. Se scegliete una pianta a radice nuda, ricordatevi che, se vorrete avere una buona riuscita, dovrete mettere in terra la pianta nel giro di 48 ore. Le piante a radice nuda, estratte dal vivaio, sono vendute avvolte in un sacco o rete. Il vantaggio è che questo tipo di pianta si adatta più in fretta al nuovo terreno, una volta messa a dimora. Assicuratevi che le radici siano ben umide e non presentino traccia di muffa.

Quando mettere in terra un albero da frutta?

Il periodo migliore per mettere a dimora un albero da frutta va da fine autunno a inizio primavera, quando le temperature sono più fresche. Chiedete consiglio ai vivaisti locali per sapere quale varietà sia la più adatta alle vostre condizioni climatiche.

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