Tutti i consigli sulla cura dell’orto

È molto importante la cura dell’orto, in tutte le fasi del giardinaggio: dalla semina alla coltivazione, fino alla protezione dal freddo.

Coltivare da sé, in modo piacevole e gratificante, le verdure da usare in cucina è uno dei piaceri che difficilmente trova eguali nell’esperienza della cura delle piante. Il puro piacere di raccogliere direttamente dalla terra pomodori, fagioli, cetrioli e altre verdure per poi poterle usare direttamente in cucina è sostenuto dalla consapevolezza di rispettare i tempi della natura e quindi di avere la possibilità di ottenere verdure fresche, saporite e nutrienti.

Coltivare l’orto non è molto diverso dalle altre attività di giardinaggio. Il successo nella gestione dell’orto risiede nella capacità di assicurare delle buone condizioni di sviluppo per l’intera stagione: lasciar seccare le piante o dimeticaresi di concimare può comporomettere tutta la produzione.

Segui questi 10 consigli per ottenere un orto produttivo:

1. Scegli varietà adattate alle condizioni locali

Non tutti gli ortaggi crescono bene in qualsiasi zona. Informati presso il punto di vendita specializzato della tua zona per sapere quali varietà sia meglio utilizzare nel tuo areale. Ci sono diverse varietà particolarmente resistenti alle avversità tipiche della tua zona o che producono meglio nelle tue condizioni climatiche.

2. Semina nel momento giusto

Le confezioni di semi solitamente indicano il momento migliore per seminare e in alcune aree il periodo adatto alla semina è talmente ristretto che è pressocché impossibile sbagliare. In altre aree invece è possibile seminare in un arco temporale piu’ ambio e questo consente una una stagione di raccolta più lunga. Il tuo rivenditore locale o l’agricoltore tuo vicino è il miglior riferimento a cui chiedere informazioni per individuare la data corretta di semina.

3. Prepara bene il terreno di semina

Lavora il terreno e incorpora in esso un buon quantitativo di sostanza organica come compost o letame. Se non hai a disposizione materia organica puoi utilizzare un concime organico come Bayfolan Natria.

4. Effettua un impianto corretto

Semina seguendo le indicazioni di spazio e profondità indicate sulla confezione; ortaggi troppo vicini, infatti, produrranno poco. Se invece devi trapianta delle piantine, oltre alla distanza tra le piante, fai attenzione a non metterle troppo in profondità poiché gli steli potrebbero marcire: scava una bucchetta che ricopra bene le radici ma che lasci il colletto in superficie.

5. Innaffia

Mantieni il terreno ben umido ma senza eccessi idrici. Innaffia abbondantemente poi dai il tempo al terreno di asciugarsi prima di irrigare nuovamente. Innaffiare in modo incostante può ridurre la resa e in alcuni casi come per il cetriolo e la lattuga può rendere amaro l’ortaggio. La cosa migliore è installare un sistema automatico di irrigazione.

6. Concima  regolarmente

Mantenere una crescita costante è importante per ogni pianta; inoltre piante ben nutrite resistono meglio alle malattie. Molto può essere fatto con un concime a base azotata generalmente ogni 4/6 settiamane ma attenzione a non concimare troppo perché molti ortaggi specialmente i pomodori tendono a produrre meno. In prossimità della raccolta poi è importante dare concimi con piu’ alto contenuto in potassio.

7. Realizza una pacciamatura

Uno  strato di 2 – 3 cm di materia organica applicata sul terreno tiene fresco il suolo, riduce le malerbe e aiuta a contenere le variazioni di umidità del suolo.

 

8. Elimina le infestanti

Le piante infestanti competono con gli ortaggi coltivati per l’acqua, inutrienti, la luce e riducono lo spazio vitale. Eliminare manualmente le infestanti e lavorare regolarmente il terreno riduce al minimo il loro sviluppo.

9. Raccogli spesso

Molti ortaggi, in particolare fagioli, zucchini, peperoni e cetrioli, smettono di produrre se non si provvede a raccogliere di frequente il frutto maturo. Raccogli ad intervalli di pochi giorni. Se non riesci ad usare tutto per tuo consumo personale condividi con i tuoi amici o con i vicini.

10. Controlla i parassiti

A molti insetti piacciono gli ortaggi quasi quanto a te. Tieni sempre d’occhio gli eventuali segnali del danno da insetto e proteggi le piante con prodotti indicati per l’utilizzo sugli ortaggi.

Volendo mettere nel vostro giardino una pianta che produca frutti commestibili, prendete in considerazione il mirtillo.

È facile da coltivare, produce tanti frutti, ed è un cespuglio di bell’aspetto. In primavera emette dei bei fiorellini di colore bianco, a forma di orcio. In autunno il colore delle foglie varia dall’oro, arancio, rosso o bronzo, in base alla varietà.

 

Una scelta sana

Perchè scegliere di coltivare mirtilli? Oltre ad essere facili da coltivare, le bacche prodotte, di colore blu-nero, fanno molto bene alla salute, consumate fresche, disidratate o congelate. I mirtilli, infatti:

  • sono ricchi in vitamina C e in antiossidanti;
  • aiutano ad abbassare la pressione sanguigna;
  • sono antitumorali;
  • hanno un elevato contenuto in fibre;
  • vantano un basso indice glicemico, caratteristica che li rende un eccellente zucchero sostitutivo per i diabetici.

Cose da sapere per la coltivazione dei mirtilli

Il mirtillo richiede terreni acidi per crescere e produrre: il pH del terreno deve avere valori compresi tra 4.0 e 5.5; l’ideale è tra 4.5 e 4.8.

Alcuni terreni già posseggono questo valore di pH basso, mentre altri richiedono l’aggiunta di ammendanti per correggerlo: in questo caso è possibile aggiungere torba, solfato di ferro o zolfo a lenta azione. L’utilizzo di un terriccio acido, o di pacciame, costituito da foglie di quercia, o aghi di pino o corteccia di pino, può aiutare a mantenere l’acidità del terreno.

I mirtilli sono dotati di un apparato radicale superficiale, ideale per la coltivazione in contenitore o vaso sollevato da terra, soprattutto in zone dove il suolo non è naturalmente acido.

 

Altre chiavi di successo

Una volta corretto il pH del suolo, non è difficile mantenere la pianta in buona salute e produttiva. Ponetela in una posizione esposta al sole pieno e favorite il drenaggio. Pacciamate il terreno, mantenetelo umido, estirpate le erbacce. Utilizzate delle reti per proteggere le bacche dagli uccelli. Potatela nella maniera corretta.

 

Impollinazione: dal fiore al frutto

Il mirtillo è una specie autoimpollinante, tuttavia otterrete una produzione migliore piantando varietà diverse di mirtillo vicine e consentendo l’impollinazione incrociata. Scegliete varietà che fioriscano nello stesso periodo e adatte alle vostre condizioni climatiche.

 

FAQ

Quando inizia il raccolto?
La produzione inizia solitamente al terzo anno, e si intensifica a partire dal quarto anno. Acquistate piantine di 2-3 anni. Al primo anno, stimolate lo sviluppo dell’apparato radicale della piantina, asportandone i fiori.

Quante piante?
Mettete in terra in media due piante a persona, per ottenere un prodotto sufficiente.

Devo piantarle in file?
Con un numero inferiore di piante, otterrete una produzione più soddisfacente disponendo le piante in gruppi.

Avrete un giardino colorato, piantando peperoni in tonalità verde, arancio, rosso, giallo, porpora o anche nero.

Le forme sono variabili: a campana, a cilindro, a sfera o allungata. I peperoni arricchiscono il piatto con vitamine, fibre e antiossidanti. I peperoni rossi forniscono più del 100% della richiesta quotidiana di vitamine C e A, mentre quelli verdi contengono più fibre, acido folico e vitamina K.

Di origine tropicale, i peperoni si sviluppano bene con il caldo. Crescono bene a temperature comprese tra i 20º e i 25º C di giorno, e tra i 15º e i 20º C di notte. La crescita si ferma e i fiori appassiscono quando le temperature scendono sotto i 13ºC o superano i 30ºC.

Uno dei vantaggi di questa specie è quello di offrire un buon raccolto con il minimo sforzo.

Sia che venga coltivato in contenitore, sia in orto, raccoglierete i frutti se avrete cura degli elementi basilari: suolo, acqua e nutrienti.

 

Posizione d’impianto

I peperoni hanno bisogno di almeno sei ore di sole al giorno. Vogliono un terreno ben drenato, ricco in sostanza organica e fosforo. Quando trasferite le piantine in terra, l’ideale è che il suolo abbia una temperatura di circa 20°C. Ponete le piantine su file distanti 40 cm, a 30 cm una dall’altra, oppure sfalsate, disponendo tre piante disposte a croce, in uno spazio di 90 cm. Piantate fittamente per ombreggiare il terreno e ridurre l’evaporazione dell’acqua. Impianti fitti permettono inoltre di ombreggiare i frutti in maturazione. Sorreggete le piantine con dei tutori e, a maturazione dei frutti, legate gli steli in modo da non far piegare e rompere la pianta.

 

Acqua e nutrienti

I peperoni necessitano di un’umidità costante del terreno, altrimenti i frutti assumono un gusto amaro. La pacciamatura aiuta a mantenere l’umidità del suolo, tuttavia, se messa troppo presto durante la stagione, può ridurre la temperatura del suolo. Un telo in plastica nera, o uno strato di ghiaia, possono scaldare il terreno a inizio stagione; utilizzateli prima di mettere a dimora le piantine, così da preparare il terreno in anticipo. Per evitare di raffreddare il terreno, non utilizzate pacciamatura costituita da fieno, foglie sminuzzate, plastica bianca o erba tagliata, prima di mettere in terra le piantine di peperone.

Concimate il terreno prima dell’impianto e ripetete la somministrazione di fertilizzante, o letame, alla formazione dei frutti.

 

Risoluzione dei problemi

  • Se le piante hanno fiorito, ma non hanno sviluppato i frutti, scuotetele gentilmente, ogni giorno, per favorire l’impollinazione dei fiori (il peperone è una specie autoimpollinante).
  • Se il fusto attorno al peperone imbrunisce, non si tratta di una malattia, ma è un normale segnale di maturazione.
  • Iniziate a raccogliere i peperoni quando sono verdi, oppure attendete che diventino rossi, gialli o arancioni. I peperoni sono più dolci, o più piccanti, quando il loro colore vira sul rosso. Se raccogliete i peperoni verdi, la pianta continuerà a fruttificare.
  • Per raccogliere i peperoni, utilizzate un coltellino o delle forbici affiliate per eseguire un taglio netto e non rovinare lo stelo. Lasciate una porzione di stelo sul frutto per conservarlo più a lungo.

 

La scala di piccantezza “Scoville”

I peperoni hanno diversi gradi di piccantezza, misurata in unità “Scoville”. Come termine di misura, la capsaicina pura misura 15.500.000 unità Scoville.

 

Varietà Unità Scoville
Anaheim 500-2.500
Jalapeno 2.500-4.000
Serrano 7.000-25.000
Cayenne 30.000-50.000
Thai 70.000-100.000
Habanero 100.000-325.000

Utilizzare la serra per coltivare ortaggi è un’ottima soluzione per ricavare un buon raccolto, grazie alla possibilità di programmare e gestire le condizioni climatiche in base alle esigenze delle differenti colture.

Creare in serra le condizioni ambientali ottimali per coltivare ortaggi e ottenere frutti maturi e gustosi è semplice e si può prolungare in questa maniera il calore e la luce dell’estate quando fuori inizia a sentirsi il freddo autunnale e le giornate si raccorciano.
E’ possibile coltivare piante da seme in uno spazio definito, permettendo loro di crescere e svilupparsi in condizioni controllate, indipendentemente dall’andamento stagionale.
La serra offre condizioni ottimali per la coltivazione di numerose varietà di piante da ortaggio o frutta, soprattutto nelle regioni fredde del Nord.

Di seguito riportiamo una breve guida delle principali varietà di ortaggi che si possono coltivare in ambiente protetto.

Melanzana

I fiori color lilla e i frutti viola lucidi, tondi o allungati, rendono questa pianta molto bella.
La semina va eseguita in primavera, con una temperatura di circa 20oC. Una volta cresciuti, i semenzali vengono trapiantati in vasi e lasciati crescere prima di essere trasferiti in contenitori singoli. I frutti maturano e vengono raccolti da fine estate a inizio autunno.

Basilico

Questa specie richiede molta luce, calore e riparo: la serra costituisce un ambiente ottimale per la sua coltivazione. Le piantine di basilico si trovano e acquistano con facilità.
Provate a coltivare specie di basilico differenti: basilico a foglie color porpora, basilico napoletano a foglia larga e basilico greco a foglia piccola; sono tutte molto aromatiche e ricche di sapore. Hanno inoltre tutte le stesse esigenze; vogliono un terriccio ben drenato e vanno bagnate la mattina.
Se volete far assumere alla pianta una forma a cespuglio, staccatene i germogli apicali.

Peperone/peperoncino

Sono ideali per la coltivazione sotto serra. Vengono seminati in primavera, a 20oC, e, una volta cresciuti, trapiantati in vasi di piccole dimensioni o in contenitori più grandi.
I frutti maturano e possono essere raccolti a partire da fine estate fino all’inizio dell’autunno.

Agrumi

Sono erroneamente considerati difficili da coltivare, in realtà richiedono poche cure e sono ideali per le condizioni protette di una serra, dove i loro fiori bianchi profumano l’ambiente.
Lo sviluppo e la maturazione dei frutti richiede temperature minime di 10oC.
Evitate di far crescere le piante da seme, impiegheranno troppo tempo a svilupparsi e iniziare a fruttificare. Procuratevi invece giovani piante da coltivare in vaso, con un terriccio apposito per agrumi, misto a sabbia.
Bagnate le piante nella stagione calda. Interrompete le annaffiature da fine autunno fino a primavera.
In condizioni di spazio limitate, scegliete i Kumquat, che producono frutti in abbondanza.

(per maggiori dettagli sulla coltivazione di queste piante ricerca quella di tuo interesse nella sezione Piante)

Cetriolo

I cetrioli venivano coltivati prevalentemente in ambiente protetto, tuttavia, con la selezione di varietà ibride più resistenti, è ora possibile la loro coltivazione anche all’esterno. Ad ogni modo, è più semplice coltivare le varietà tradizionali in serra, e ottenere frutti in anticipo, a partire da metà estate.
Seminate con temperature di almeno 20o C e fate crescere le piantine ad una temperatura minima di 15o C. Infine trapiantatele in terra. Le piante necessitano di tutori rigidi verticali ai quali aggrapparsi durante la crescita.
Erbe aromatiche

Le erbe aromatiche smettono di produrre con l’arrivo dell’inverno e, in alcuni casi, muoiono. Tuttavia possiamo provare a rinvasare le piantine e tenerle in un ambiente protetto caldo, luminoso e umido, in modo da indurle a crescere anche fuori stagione. In serra possiamo provare a coltivare anche specie meno resistenti come l’erba limonina, ingrediente utilizzato nella cucina Thai.

Melone

Non è facile da coltivare, ma i suoi frutti compensano ampiamente la fatica fatta. A meno che non vi troviate in una zona climatica calda e stabile, la serra è l’ambiente ideale per coltivare questo frutto. I semi richiedono per germinare una temperatura del suolo di almeno 20°C.
Questa pianta ha bisogno di un supporto per crescere; la soluzione ideale, in serra, è di far crescere due piante in un contenitore da semina, e farle sviluppare orizzontalmente con gli steli sostenuti su fili.
E’ necessario eseguire l’impollinazione dei fiori a mano, con l’aiuto di un pennellino.
I meloni richiedono tanta acqua; inoltre è consigliabile somministrare un fertilizzante liquido settimanalmente.
Una rete robusta sarà necessaria per sostenere i pesanti frutti.

Pesco

Il pesco trae vantaggio dalla protezione e dal calore forniti dalla serra. Non richiede però calore durante tutto l’arco dell’anno, ma ha bisogno di soddisfare un certo fabbisogno di freddo durante l’inverno. La soluzione migliore per coltivare un pesco in serra, è di coltivarlo in un vaso capiente.
Durante la stagione vegetativa, i peschi richiedono umidità, e in estate devono essere bagnati ogni giorno. I fiori devono essere impollinati a mano e i frutti diradati a circa 15 cm l’uno dall’altro.
Simili condizioni di coltura sono richieste dalle nettarine, anche se sono più delicate del pesco e producono meno.

Insalata da foglia

In serra potrete seminare lattughe e insalate da foglia in anticipo, in modo da poterle raccogliere in primavera. Alcune varietà possono essere seminate in tarda estate o autunno, e raccolte in inverno.
Potete seminare le insalate in contenitori da semina contenenti substrato apposito.

Fragole

Quando coltivate in serra, le fragole non corrono il rischio di essere attaccate dalle lumache, o di marcire in un terreno troppo umido. Otterrete fragole in gran quantità e molto gustose; le piantine dovranno comunque essere sostituite ogni anno.
Trapiantate le piantine in vaso a fine inverno o inizio primavera; impollinate a mano i fiori, con l’aiuto di un pennellino. Somministrate un fertilizzante liquido ogni settimana, finchè i frutti non iniziano a diventare rossi. Raccogliete le fragole quando sono completamente rosse e mature.

Pomodori

Grande è la soddisfazione quando si raccolgono pomodori dolci e gustosi maturati su una pianta coltivata in serra.
E’ possibile coltivare varietà di pomodori a cordone o a cespuglio. Solitamente vengono coltivate varietà diverse, a bacca piccola o grande, in vaso o a terra, mantenendo il terreno sempre ben umido.
I germogli laterali devono essere staccati regolarmente e il fusto principale legato a un supporto verticale.
La somministrazione di un fertilizzante liquido, una volta alla settimana, stimola lo sviluppo e la maturazione dei frutti.

I pomodori sono uno degli ortaggi più facili e produttivi, basta seguire alcuni consigli.

 Per prima cosa, scegliete varietà adatte al vostro clima; per sapere quali, chiedete consiglio ai vivaisti o ai centri giardinaggio locali.

Acquistate piante sane e mettetele in un terreno preparato ed esposto al sole.I pomodori hanno un apparato radicale profondo, quindi lavorate il terreno a una profondità di almeno 60 cm, al quale avrete aggiunto un po’ di letame.

Subito dopo aver messo in terra le piante, bagnate bene e non lasciate che il terreno si asciughi. Circa 6 settimane dopo il trapianto, somministrate un fertilizzante ad alto contenuto in azoto. In seguito concimate con parsimonia, altrimenti le foglie si svilupperanno a sfavore dei frutti.

Legate la pianta a un paletto, o a un’apposita griglia, man mano che cresce. Pacciamate con sostanza organica, per mantenere il terreno sempre ben umido. Controllate la presenza di insetti o malattie varie, e proteggete di conseguenza le vostre piante.

Il freddo può essere molto dannoso alle piante del vostro orto e del vostro giardino sia in primavera quando assistiamo a ritorni improvvisi di freddo in un momento di attiva crescita delle piante, sia in inverno quando le temperature si abbassano spesso anche sotto lo zero.

È comunque possibile proteggere le giovani piantine dal freddo, con un po’ di preparazione.

In molti casi potete ricorrere a metodi improvvisati per proteggere le piantine dagli abbassamenti di temperatura.

Nel caso di piante più grandi, è necessario attrezzarsi in anticipo con gli strumenti adatti per proteggere le piante dal freddo.

 

Conoscere i limiti

Per sapere come procedere nei confronti del freddo, è importante conoscere a che punto i tessuti verdi imbruniscono per il freddo.

La regola generale dice che la maggior parte delle piante gela quando le temperature rimangono al di sotto di -2°C per 5 ore. Ovviamente esistono delle eccezioni a questa regola.

Le piante giovani, con le loro tenere foglioline, cedono con temperature di 0/-1°C.

Le piante tropicali hanno differenti soglie di resistenza al freddo. Alcune cedono a temperature di 4°C; altre a 2°C. Altre ancora, più resistenti, sopportano temperature fino a -7°C.

Consultate libri e siti internet specializzati per conoscere le soglie di temperatura sopportate dalle vostre piante.

Veloci rimedi nei confronti del freddo

Spostate le piante. Il miglior metodo per proteggere la vostra pianta dal freddo è quello di spostarla; operazione facile per piantine in contenitori piatti. Spostate le piante proteggendole sotto un poggiolo, in un garage, in un capanno, o in una veranda. Nel caso di piante da appartamento in propagazione, provvedete a riportarle in casa se le avete lasciate in terrazzo o in balcone all’arrivo dei primi freddi autunnali.

Contate sull’acqua. Bagnate il suolo appena prima del tramonto, così da aumentare la temperatura dell’aria attorno alle piante durante la notte, con l’evaporazione dell’acqua. Riempite brocche o secchi d’acqua e poneteli al sole durante il giorno. Di notte, spostateli vicino alle piante. L’acqua modererà la temperatura dell’aria; in caso di gelo rilascerà calore. Per ottenere un effetto migliore, pitturate di nero qualche contenitore d’acqua, così da aumentare il calore rilasciato.

Mantenete l’aria in movimento. L’aria fredda e ferma è quella che crea i peggiori danni alle piante. Muovete l’aria con un ventilatore durante la notte, per far sì che le piante non gelino. Ricordatevi di proteggere i fili elettrici dall’umidità.

Coprite le piante. Proteggete le piante dal freddo (-2°C) coprendole con TNT (tessuto non tessuto), teli, carta, cartone. Potete anche utilizzare cestini o contenitori rovesciati per proteggere le piante. Copriteli prima che diventi buio, per intrappolare l’aria più calda. Sarebbe meglio che le coperture non toccassero le foglie. Ancorate le coperture al suolo in caso di vento. La mattina rimuovete le coperture quando la temperatura si alza. Il calore del sole può invece danneggiare le piante se vengono tenute coperte anche di giorno.

Utilizzate le coperture. Tenete a portata di mano le coperture. Queste coperture sono fatte in fibra sintetica, tessuto non tessuto o plastica di diverso spessore. Mettete le coperture direttamente sulle piante, oppure create un tunnel sospeso da terra con delle asticelle.

Accendete le luci. Lampadine a incandescenza generano calore sufficiente per alzare la temperatura dell’aria e proteggere le piante dal freddo. Le lampadine devono essere vicine alle piante, a circa 60 cm. Le lampadine a fluorescenza non servono per questo scopo, poichè non generano calore a sufficienza.

Proteggete ogni pianta singolarmente. Installate delle coperture a campana costituite da contenitori di plastica rigida forati, sopra ogni piantina messa a dimora. Agiscono come delle miniserre, con la differenza che la presenza di fori permette di non dover mettere e togliere la copertura tutti i giorni. Potete creare delle coperture simili con una bottiglia di plastica da 2 litri con la parte apicale tagliata e senza tappo. Rimettete il tappo durante la notte, quando la temperatura scende.

Riempite l’insalatiera con tenere lattughe e insalate fresche, facili da coltivare durante tutto il corso dell’estate.

Con il costo di una bustina di semi e un po’ di lavoro, godrete di insalate fresche dalla primavera fino all’autunno. L’unico problema è il caldo, che porta la pianta ad andare prima a seme e le foglie diventano amare. Per risolvere questo inconveniente, seminate varietà tolleranti al caldo.

Posizione di semina

A inizio primavera è consigliabile seminare le insalate in una posizione esposta al sole diretto; con il caldo estivo, però, le piantine andranno in fretta a seme, quindi, soprattutto al sud, seminate le lattughe in una zona che riceva ombra durante il pomeriggio.

Potete anche seminare in contenitori, ampi e bassi, che contengano l’apparato radicale poco profondo della lattuga. Anche in questo caso, posizionate le piantine in una zona che nel pomeriggio rimanga all’ombra.

Terreno e fertilizzanti

La lattuga ama suoli ricchi e ben drenati, costantemente umidi. Concimate la terra prima di piantare e ripetete l’operazione quando le piantine avranno 4 foglie.

Se realizzerete una coltivazione in contenitore, riempite i vasi con un terriccio universale e compost in parti uguali. Apportate un fertilizzante solubile ogni due settimane circa, a partire da quando le foglie avranno raggiunto uno sviluppo di circa 10 cm.

Semina

La lattuga necessita di luce per germinare. Coprite appena i semi con uno strato sottile di terra. Seminate fittamente e diradate le piantine in seguito, quando avranno raggiunto un’altezza di 5-10 cm; oppure seminate considerando la distanza che vorrete ottenere tra i cespi di lattuga.

Per una produzione costante e continua di lattuga, eseguite semine in successione, ogni 10-14 giorni. I semi germinano meglio in condizioni climatiche fresche.

Raccolta

Eseguite il diradamento dell’insalata; raccogliete per prime le foglie esterne del cespo. Eventualmente, raccogliete l’intero cespo tirandolo o tagliandolo. Raccogliete le lattughe da taglio circa 1 cm sopra il suolo. Per ogni pianta si riescono a fare dai 3 ai 4 tagli.

Consigli

  • prima di seminare, scuotete le bustine contenenti il mix di sementi;
  • se volete ottenere insalate fresche in estate inoltrata, seminate specie tolleranti al caldo: lattughe tipo romana o da taglio (Red Sails, Black Seeded Simpson, Lollo Rossa, Lollo Bionda, oak leaf, o Boston butterhead). Sono tolleranti al caldo anche gli spinaci New Zealand e Malabar;
  • innaffiate presto alla mattina;
  • pacciamate i terreni troppo freschi e mantenete le radici umide: utilizzate sfalci d’erba, compost, o paglia, per tenere lontane le lumache;
  • raccogliete le insalate da taglio con un paio di forbici o un coltellino affilato;
  • varietà ottime di insalata da taglio sono Black Seeded Simpson, Red Sails, oak leaf, e la romaine, come Freckles o Rouge d’Hiver.

Una fila lunga circa 50 cm di insalata riempirà l’insalatiera di una persona da primavera ad autunno!

La semina può essere eseguita in ambiente protetto oppure direttamente in terra, all’esterno; questa modalità è detta “semina diretta” ed è una modalità facile, che porta a buoni raccolti.

A differenza della semina eseguita in ambiente protetto, la semina diretta deve tenere in considerazione fattori non sempre prevedibili, quali: il tempo, gli animali e gli insetti. Nonostante ciò, molte specie annuali di ortaggi, ornamentali e alcune specie perenni, si sviluppano facilmente da seme posto in terra direttamente all’esterno.

 

Ortaggi

Seminate direttamente nell’orto gli ortaggi a radice, come le carote o i ravanelli, che si trapiantano con difficoltà.

Le barbabietole, invece, si trapiantano facilmente, ma prediligono suoli freschi, quindi non è necessario seminarle in ambiente protetto.

Ortaggi che amano il calore e richiedono tempi lunghi prima di produrre, come pomodori, peperoni e melanzane, rendono meglio se non vengono seminati in ambiente protetto, soprattutto in aree con stagione vegetativa breve. Per contro, altri ortaggi che amano il calore, come zucche, cocomeri, fagioli e meloni, si sviluppano bene se seminati direttamente in terra, finita la stagione fredda.

 

Fiori

Alcuni fiori, come il pisello odoroso, Delphinium variegatum e il fiordaliso, vengono seminati direttamente in terra, presto in primavera, poichè amano terreni freschi.

Altri fiori che è meglio seminare direttamente in terra sono: ipomea, nasturzio e papaveri.

Specie annuali che richiedono tempi lunghi per crescere da seme, vengono preferibilmente seminate in ambiente protetto. Ad esempio, cleome, petunia, nicotiana e amaranto.

Altre specie annuali che amano la stagione calda, come cosmea, calendula e zinnia, crescono in fretta quando seminate direttamente all’esterno.

 

Un passo per volta

Preparate il terreno. Utilizzate un rastrello o una forca per dissodare il terreno. Rompete le zolle più grosse, rimovete detriti, residui vegetali, sassi e radici. Concimate per creare le condizioni migliori per la crescita delle piante e livellate la superficie del terreno.

Scavate. Le bustine di semi indicano quale deve essere la profondità di semina. La regola generale vuole che il seme venga posto a una profondità pari a tre volte il suo diametro. Ci sono però delle eccezioni a questa regola. Alcuni semi necessitano luce per germinare e dovrebbero essere posti superficialmente; premeteli nel suolo con una tavoletta di legno o con la cazzuola per far sì che si inumidiscano a contatto con la terra.

Seguite questi consigli per la semina:

  • se il terreno ha un elevato contenuto in argilla e tende ad asciugarsi e a formare la crosta, coprite i semi con uno strato di terriccio da semina morbido, acquistato in sacchi;
  • in caso di semi molto piccoli, come quelli di carota o nicotiana, mescolateli con sabbia; vi aiuterà a distribuirli uniformemente sul letto di semina;
  • in caso di semi più grossi, come piselli e fagioli, create un largo solco e disponete i semi distanziati l’un l’altro. In alternativa, aiutatevi con una canna di bamboo o un bastoncino per creare la buca dove porre ogni seme.

Umidità. Subito dopo la semina, innaffiate delicatamente e abbondantemente il terreno. Innaffiate con delicatezza, per evitare di spostare i semi. E’ molto importante che il terreno sia sempre ben umido; in pieno sole, ciò può voler dire dover bagnare anche due volte al giorno.

Segnate l’area seminata. Segnalate l’area seminata con dei cartellini, soprattutto se posta in mezzo ad altre colture. Utilizzate cartellini da orto, bastoncini, stecchini o qualsiasi altra cosa che possa tornare utile a definire chiaramente l’area di semina.

Identificate le piantine. Imparate a riconoscere le piantine delle specie che avete seminato, per non confonderle con le erbe infestanti. Alcune bustine di sementi riportano un’immagine di come appare la piantina; potrete trovare immagini e fotografie anche in internet. Se avete dei dubbi, lasciate crescere la piantina finchè non sarete più sicuri e la riconoscerete.

Diradate le piantine. Diradate le piantine come indicato sulla bustina di semi. Danneggerete meno le piantine se, invece di estirparle con le dita, vi aiuterete con una paletta.

Controllate la presenza di malattie. Proteggete le vostre piantine da lumache, larve di agrotidi o altri insetti dannosi.

Oltre alle Nottue, altre larve di lepidotteri attaccano il pomodoro e le orticole in genere, con un appetito che sembra non finire mai.

Dove vanno in inverno le larve che attaccano il pomodoro?

Queste farfalle eleganti ma distruttive si aggirano sulle piante di pomodoro cercando un posto dove deporre le uova che si trasformeranno in larve. Generalmente dopo la schiusura delle uova le larve si insediano nel terreno dove si incrisalidano. La crisalide rimarrà nel terreno per tutto l’inverno svegliandosi in primavera e dando origine alla farfalla.

Le larve quindi passano l’inverno nascoste sotto terra e questa è una informazione importante per capire come contenerle. Molti altri insetti dannosi alle orticole passano l’inverno sotto terra come la dorifora della patata, alcuni imenotteri sesidi, altre nottue che attaccano cavolo e cetriolo. Generalmente questi insetti si insediano ad una profondità di 1-5 centimetri.

Sapere dove questi insetti svernano è utile per interrompere il loro ciclo vitale e l’inverno è un periodo chiave per adottare una lotta efficace. Ecco alcuni consigli per avere minori attacchi nella primavera prossima.

Attrezzatura per mantenere pulito il giardino

Dopo il raccolto, rimuovi ogni residuo dall’orto. Mentre molti insetti si insediano nel terreno per l’inverno, altri si insediano tra i residui vegetali. Molte avversità dell’orto passano l’inverno in uno stato quiescente su materiale vegetale precedentemente infestato. Asporta questi residui per eliminare fonti di inoculo o posti dove gli insetti si possono nascondere.

Non posizionare piante o residui vegetali infestati nella tua compostiera. Molte volte nella compostiera familiare non vengono raggiunte temperature tali da distruggere questi organismi. Elimina questo materiale in luoghi appositi dove si esegue compostaggio di materiale vegetale su larga scala dove gli enormi cumuli di compost raggiungono temperature elevate.

Pulisci i tutori che hai utilizzato per coltivare con una soluzione al 10% di candeggina. Se possibile, stoccali all’aperto durante l’inverno affinché il freddo provveda a eliminare insetti o funghi eventualmente presenti.

Lavorazioni

Lavora il terreno per portare gli organismi terricoli in superficie ed esporli al freddo.
Potresti anche coprire il suolo con uno strato di foglie cadute e lavorare successivamente per arricchire il suolo di sostanza organica. Molti giardinieri preferiscono le lavorazioni autunnali perché il suolo è più asciutto che in primavera.

Per controllare il più possibile gli insetti terricoli, l’ideale sarebbe lavorare il suolo prima di un’ondata di gelo.

Se di solito non lavori il terreno dovrai concentrare i tuoi sforzi per la pulizia del tuo giardino che dovrà essere ben condotta per una corretta lotta contro gli insetti. Durante la buona stagione osserva sempre le piante per notare eventuale presenza di insetti e funghi.

Preparati in anticipo ed esegui rotazioni colturali

Prima di eliminare tutte le colture, prendi nota di cosa hai piantato quest’anno. Durante l’inverno decidi come impostare le colture l’anno prossimo e ruota le colture in maniera che il pomodoro non torni sullo stesso suolo che lo ha ospitato l’anno precedente. In questa maniera quando gli insetti emergeranno dal terreno in primavera cercando la loro pianta ospite, dovranno spostarsi per trovarla. Il tragitto per trovare la loro pianta ospite li renderà vulnerabili ai predatori ed alle intemperie.

Aggiornati sulla lotta ideale

Prendi informazioni su internet oppure leggi un buon libro di giardinaggio per riconoscere gli insetti che combatti in giardino. Scopri dettagli sul loro ciclo vitale e sul loro comportamento, sono informazioni che ti aiuteranno a mettere in piedi strategie di prevenzione efficaci.

Una volta riconosciuto l’insetto che ospita il tuo giardino puoi procedere anche con una lotta chimica, se necessario. Nell’orto un geodisinfestante come Teflustar si applica prima della semina o del trapianto delle piantine.

Ecco una ricetta per la realizzazione di un giardino di aromatiche bello e generoso utilizzando una mezza botte.

I sapori possono trasformare una semplice ricetta in qualcosa di straordinario. Un po’ di timo nella grigliata di pesce o di pollo, l’origano nelle insalate estive o il basilico nella pasta. Le erbe aromatiche aggiungono sapore e un pizzico di fantasia alla ricetta soprattutto se provengono direttamente dal vostro giardino. E non deve essere un grande giardino. Molte erbe sono ideali per la coltivazione in vaso. Ecco una ricetta per la creazione di un giardino di erbe aromatiche bello e generoso usando un mezzo barile nel vostro cortile.

Anzitutto assicuratevi che il vostro mezzo barile abbia dei buchi per il drenaggio, altrimenti niente paura realizzate 10-15 fori da 1,5cm sul fondo e poi riempite con un buon terriccio.

Tenete il terreno umido e cominciate a piantare iniziando dal bordo dove posizionerete timo limone o argentato, salvia variegata o origano compatto. Queste piante appena si saranno sviluppate cominceranno a crescere ricadendo verso l’esterno.

Appena dentro queste piante, potete mettere prezzemolo o basilico (per il colore unico, provate il basilico viola).

Nel mezzo piantate l’aneto o il finocchio bronzo. Per avere un po’ di colore, aggiungete calendule nane ovunque ci sia spazio.
Tutte queste piante crescono meglio in pieno sole, e con irrigazione regolare, soprattutto durante la stagione calda. Entro un mese, avrete tante belle erbe aromatiche e meravigliosi sapori freschi a portata di mano!

Vecchie varietà, tipiche di una zona, vengono frequentemente preservate dai giardinieri che ne collezionano i semi. Il seme prodotto dall’impollinazione di queste piante darà origine a piante simili a quelle parentali.

Solitamente, le piantine che vengono vendute nei centri giardinaggio sono degli ibridi: queste possono produrre, o non produrre, dei semi, che possono essere, o non essere, sterili. Se il seme è fertile, una volta messo in terra darà origine a una pianta diversa da quella d’origine: gli ibridi, al contrario delle vecchie varietà, non si riproducono normalmente per seme.

Le “vecchie varietà” oggi sono molto in voga. Gli esperti discutono sulla loro età; alcuni dicono che per essere definite tali debbano avere almeno 40-50 anni. Alcune varietà hanno migliaia di anni, le loro origini risalgono alle popolazioni native americane, o africane, ad esempio.

 

Per cosa sono così apprezzate le vecchie varietà?

Sapore. Il sapore unico e gradevole che contraddistingue le vecchie varietà è uno dei motivi che spinge molti appassionati a coltivarle. Molte di esse vennero abbandonate quando le coltivazioni locali vennero sostituite dalle produzioni a diffusione nazionale. Vennero inoltre diffusi gli ibridi, ottenuti per incrocio, e caratterizzati da maggior resistenza allo stoccaggio e al trasporto a lunga distanza, dotati di un’epidermide più spessa e una maturazione più veloce, spesso però a scapito del sapore.

Maturazione sfalsata. Le vecchie varietà maturano molto lentamente, offrendo una produzione graduale nel tempo. Molti ibridi, ma non tutti, maturano invece in un arco di tempo ristretto, condizione ideale per le colture meccanizzate.

Conservazione del seme. Potete conservare il seme di vecchie varietà, in questo caso non dovrete riacquistare i semi ogni anno, risparmiando notevolmente. Inoltre produrrete piante adatte alle condizioni climatiche locali.

Prezzi inferiori. Le sementi di vecchie varietà costano meno, soprattutto se riuscite a procurarvele da altri coltivatori. Una volta che inizierete a conservare i semi, riuscirete a risparmiare soldi, tempo e fatica.

Cenni storici. Alcune vecchie varietà hanno una storia ricca.

Charlie Byles, breeder di varietà di pomodori da orto, selezionò i pomodori Mortgage Lifter negli anni ‘40 in Virginia, utilizzando i profitti ottenuti dalla vendita di piantine di pomodoro.

La varietà di pomodori Omar è stata selezionata da una famiglia di coltivatori provenienti da un paese delle colline libanesi. In seguito, uno studente libanese portò i semi di questa nuova varietà in America, dove se ne diffuse la coltivazione.

La varietà di zucca Queen Acorn, venduta per la prima volta da Iowa Seed Co. nel 1913, discende da una varietà di zucca invernale a forma di cuore, coltivata dalle popolazioni indiane Arikara del Dakota, che coltivavano e conservavano questa zucca per il loro sostentamento e come merce di scambio.

 

Vecchie varietà o ibridi

Per alcuni coltivatori, la scelta tra vecchie varietà e ibridi presenta dei punti interrogativi, tuttavia esistono buoni motivi per coltivare entrambi i tipi.

  • Per esempio, in terreni infestati da nematodi, è consigliabile coltivare ibridi resistenti ai nematodi.
  • La coltivazione di ibridi assicura sia una buona maturazione dei frutti, sia una efficiente protezione del raccolto.
  • Alcuni ibridi di zucca e cocomero a sviluppo contenuto, sono più indicati per la coltivazione in spazi ridotti piuttosto che le varietà tradizionali a sviluppo strisciante.
  • Alcune vecchie varietà richiedono un periodo lungo di maturazione e, in caso di stagione vegetativa corta, non avrete mai un raccolto.
  • Alcune vecchie varietà sono meno resistenti alle malattie e sono a maggiore rischio di attacco da parassiti. Oggi si sta diffondendo la produzione di vecchie varietà innestate su portinnesti resistenti: questo ha permesso l’ottenimento di ottime produzioni anche in aree dove sono diffuse malattie.

La soluzione ideale, in giardino, è coltivare contemporaneamente vecchie varietà tradizionali e ibridi, provando varietà nuove ogni anno. Diversificando continuamente, troverete le varietà ideali per il vostro giardino.

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