Melanzana
Genere: Solanum – Familgia: Solanaceae
Origine
La melanzana è una specie perenne, anche se più frequentemente viene coltivata come annuale, a causa della sua scarsa resistenza.
Fa parte della famiglia delle Solanaceae, così come pomodoro e patata. E’ originaria dell’Asia, anche se la sua esatta provenienza non è mai stata confermata: probabilmente ha avuto origine in India, sebbene sia stata segnalata la sua antica coltivazione anche in Cina.
Ciclo colturale
La melanzana, specie erbacea perenne, può raggiungere un’altezza variabile dai 30 cm fino a oltre un metro. Necessita un supporto per crescere e deve essere legata a tutori per raggiungere l’altezza massima.
La melanzana produce una fioritura vivace e brillante, con fiori viola porpora o bianchi; i frutti sono larghi, allungati o rotondi, solitamente viola porpora.
La fioritura inizia a partire da luglio e il raccolto avviene normalmente in agosto, quando l’epidermide del frutto da opaca diventa lucida. La perdita di lucentezza dell’epidermide rappresenta un segnale di sovrammaturazione; in questo caso è troppo tardi per il raccolto.
Come coltivare
La melanzana si sviluppa bene ad alte temperature, ottimali tra i 21 e i 29o C. Soffre il gelo e le basse temperature, non si sviluppa sotto i 12o C e, per questo motivo, nelle regioni più fredde nel nord Europa viene coltivata in serra. Tra febbraio e maggio, bisogna porre le piante di melanzana in ambiente protetto dal freddo e da gelate tardive, in serra o vivaio.
Necessita di un terreno sciolto, a medio impasto, ben drenato, a reazione leggermente acida. Assicurarsi che il terreno sia ricco di humus; l’aggiunta di concime maturo, ove necessario, ne aumenta la fertilità. Preparare il terreno in anticipo, prima di seminare o mettere a dimora le piantine di melanzana.
In climi caldi, la semina può essere eseguita direttamente nel terreno in pieno campo, tra marzo e aprile, posizionando le piante in zone esposte al sole diretto. Porre fino a 12 semi in una piccola buca profonda 5 cm. Lasciare 30-50 cm tra le buche su ogni fila e distanziare le file 70-100 cm.
Quando la piantina raggiunge l’altezza di 4-5 cm, diradare le foglie sugli steli, così da destinare tutti i nutrienti al germoglio in crescita.
E’ possibile far germinare i semi in una zona asciutta e calda. In caso di semina in ambiente protetto, distribuire 2-4 g di semi per m2, ad una profondità di 0.5-1 cm. La semina in ambiente protetto può essere eseguita tra gennaio e marzo. Quando le piantine raggiungeranno un’altezza di 6-7 cm, sarà possibile trapiantarle in un vaso più largo, dove cresceranno per un paio di mesi.
Presso i centri giardinaggio o i vivai, è possibile acquistare piantine già pronte da mettere a dimora.
Quando le piantine avranno raggiunto un’altezza di 25 cm, potare il fusto principale e asportare il germoglio apicale, così da permettere lo sviluppo dei germogli laterali. E’ necessario sostenere le giovani piante di melanzana con un tutore. Fertilizzare regolarmente fino alla comparsa dei frutti.
Le melanzane necessitano un regolare apporto di fertilizzante; concimare il suolo prima del trapianto, alla comparsa dei frutti ed infine a inizio raccolta.
Lo sapevi? Curiosità sulla Melanzana
Nei paesi al di fuori dell’Europa, la melanzana viene chiamata “Eggplant”: questo nome deriva dall’aspetto, simile ad un uovo, di alcune specie che vennero introdotte in America da esploratori europei. Dopo la raccolta, conservare in frigo prima della cottura; la melanzana rimarrà fresca per un paio di settimane.
A maturazione, il frutto può risultare amaro e disgustoso; questo a causa del suo contenuto in Solanina, una sostanza che può essere tossica ma, una volta cotta, assume un sapore gradevole e ricco.
In cucina, la melanzana viene utilizzata per la preparazione di numerose ricette. Frequentemente, prima di essere cucinata, la melanzana viene salata: quest’operazione viene fatta al fine di eliminare il gusto amaro e prevenire l’assorbimento di grassi, da parte della polpa, durante la cottura.