Mandorlo

Specie: Prunus dulcis – Famiglia: Rosaceae

Origine

Il mandorlo è un albero deciduo, originario del sud dell’Asia e del Medio Oriente. In tempi antichi, venne trasportato, attraverso il mar Mediterraneo, in nord Africa e sud Europa; più recentemente la sua coltivazione è stata diffusa nel resto del mondo.

Le prime mandorle vennero rinvenute nella tomba di Tutankhamon, nel 1325 a.C. circa. Questo frutto viene citato anche nella Bibbia.

Il mandorlo è il primo albero da frutto a fiorire nel Mediterraneo; può venire ricoperto contemporaneamente dalla neve e dai fiori.

Ciclo colturale

Il mandorlo viene apprezzato non solo per i suoi frutti, ma anche per i suoi fiori di color rosa chiaro, che compaiono molto presto nella stagione, prima delle foglie, di colore verde chiaro.

Le piante non crescono molto, quindi possono essere messe in giardini di piccole dimensioni; fioriscono quando poste in una posizione soleggiata e riparata. Nel caso sia possibile mettere una sola pianta, scegliere una cultivar auto-fertile, come la “Mandaline”, che produce frutti molto saporiti.

Come Coltivare

Per ottenere un buon sviluppo, scegliere posizioni rivolte a sud o a ovest, ben esposte al sole. Solo con posizioni esposte al sole e riparate, si avrà un’ottima produzione, quindi evitare di mettere la pianta in posizioni esposte al vento e fredde. I mandorli possono essere allevati a “pieno vento” o a “palmetta”; fatti crescere appoggiati a un muro produrranno frutti di ottima qualità. Preferire suoli ben drenati e fertili.

I periodi migliori per mettere in terra un mandorlo, sono la primavera e l’autunno; se la pianta è a radice nuda, metterla a dimora in tardo autunno.

Mantenere le piante ben bagnate finchè non si sono stabilizzate, e apportare letame ben maturo, o compost, in tarda primavera o in estate. Utile l’apporto di Bayfolan Multi Orti e giardini in primavera, così come l’apporto di un concime ad alto contenuto in potassio, come Bayfolan Natria, a fine inverno.

Dal momento che la fioritura avviene molto presto durante la stagione, è possibile che sia necessario aiutare l’impollinazione: con un pennellino molto morbido trasferire il polline da un fiore ad un altro. I frutti sono maturi quando i gusci si aprono. Raccogliere le mandorle, rimuovere il guscio e tenere le mandorle al sole e all’asciutto per un pò di giorni, prima di stoccarle o consumarle.

La potatura va eseguita in fase di crescita della pianta, non a riposo, in tarda primavera o autunno, al fine di evitare che insorgano infezioni fungine quali mal del piombo, o cancro batterico. Asportare i rami più vecchi e improduttivi, e allevare quelli nuovi con sostegni nella forma a palmetta.

La bolla del pesco può rappresentare un problema. A scopo preventivo e/o curativo si consiglia la somministrazione di Syllit Flo.

Propagazione

Il mandorlo non cresce da seme. Prelevare talee di legno giovane in tarda estate; scegliere giovani germogli laterali, utilizzare un coltello affilato per spuntare ogni talea, subito al di sotto dell’attaccatura fogliare. Rimuovere ogni foglia, che verrà poi utilizzata per coprire il terreno. Riempire un vasetto con compost universale. Fare un buco nel terreno, con una matita, profondo il giusto per interrare la talea. Interrare la talea. Coprire il vaso con un film plastico trasparente e mantenere il compost umido. La talea radicherà nel giro di 5 settimane circa.

Lo sapevi? Curiosità sul Mandorlo

Necessaria è l’impollinazione da parte delle api per la messa a frutto. Questo è il motivo per cui, spesso, i coltivatori mettono alveari in prossimità dei frutteti.

Categoria: